La corsa ad Hyde Park

07 giugno 2008
Posted by Daniele


Martedì doveva essere il giorno della corsa ad Hyde Park e così è stato. Martedì è stato anche l'unico giorno di pioggia che ho incontrato nel mio "tour britannico". E che giorno di pioggia! E' venuta giù per l'intera giornata! Ma io non avevo scelta, o saltare la corsa o andare con la pioggia!

Non ho dubitato un solo istante: si va anche se piove! Anche se il tempo è freddino e si tornerà zuppi fradici, ma il parco è lì che mi aspetta, so che ci saranno altri "pazzi" come me e so che sarà bello ugualmente.


Dopo una giornata da turista, con quindi sulle gambe credo almeno 7/8 km a piedi, intorno alle 6 esco a prendermi la pioggia in direzione Hyde Park. Attendo che il Garmin si colleghi al satellite, cammino, faccio un po' di stretching e poi inizio a correre.
Mentalmente non mi ero dato un obiettivo di tempo o di chilometraggio, mi ero detto che strada facendo, sentendo le sensazioni, avrei deciso cosa fare e quanto fare.

Partito abbastanza veloce (cmq il Garmin il primo km deve tararsi... perchè non è credibile che abbia fatto il primo km a 4:37), gli occhi scorgevano luoghi nuovi, il ritmo era buono, la fatica era relativa.

Arrivato a costeggiare il laghetto la percezione della grandezza e della bellezza del posto era totale. Nel frattempo incrociavo diversi runner ed il saluto in una giornata così piovosa era d'obbligo! Arrivato all'estremità opposta del parco (dalle parti dello Speaker Corner) ho iniziato a sentire un po' la fatica. La pioggia non cessava di cadere, il passo si appesantiva e iniziava la parte di "tenuta". C'è sempre un momento in cui le sensazioni non sono buone, ma devi resistere, tenere, soffrire, sperando che tornino quelle buone.

E così è stato. Dopo un paio di km ho ripreso forte, sempre più forte. La pioggia non la sentivo, ma sentivo solo il desiderio di correre in un posto spettacolare, in una circostanza unica, da godere fino in fondo. Da osservare per farla rimanere impressa in te.

E, con il ritmo sempre forte, decido di fare 1 ora e 30. E lo faccio percorrendo 17,50 km, cioè alla media di 5:07 al km (anche se considerando il primo km sballato quella reale è un po' più alta).



Il parco ha fatto da doping. Mi era successa una cosa simile anche a Parigi. I posti a volte sono magici e la magia ti fa fare cose che in condizioni normali non faresti.

Non ero mai uscito sotto la pioggia. Non avevo mai tenuto per così a lungo quei ritmi. Ma non avevo ancora mai avuto modo di vivere una corsa ad Hyde Park...


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4 commenti:

Alvin ha detto...

ad Hide Park ci sono stato l'anno scorso il giorno della Flora London Marathon, bellissimo parco,verdissimo, gli scoiattoli ecc. anche a me, quando capita di fare un un percorso nuovo soffro della sindrome di Doping da novità, correre ad Hide Park poi...continua così bella corsa!

uscuru ha detto...

IO CI HO FATTO 40MIN QUEST'ANNO
il giorno prima della maratona
@Alvin
non credo ke con quell'acqua abbia visto gli scoiattoli
in effetti devi stare attento ai posti nuovi...
ti suggestionano e ... se ti lasci sopraffare
sarebbe da fermasse e...riparti piu' piano
a me succede sempre così

Furio ha detto...

Daniele, per una giornata di pioggia potevi venire qui a Domodossola, son 5 settimane che siamo sotto l'acqua.. ;)

Daniele ha detto...

@ Alvin e Uscuru: quindi avete goduto anche voi del parco... :-) In effetti niente scoiattoli durante la corsa, ma poi li ho visto il giorno dopo... :-)

@ Furio: 5 settimane! Poveretti... Cmq anche dalle mie parti è un disastro...